27.2.09

Calano negli USA gli investimenti in SEM

Deepest cutbacks in search marketing. Paid search and organic search marketing will each take substantial budget reductions — 31% and 25%, respectively — in 2009. While exuberant spending should be reeled in, sites should make efforts to quantify the impact of search on conversions before completely pulling the plug.

E’ quanto emerge dal report di Forrester Research 2009 Web Site Spending Trends  presentato ieri e basato sulle interviste svolte a dicembre ‘08 su un campione di 250 decisori per il Web in aziende USA con un fatturato superiore ai 50 milioni di dollari.

Chi si occupa della presenza online aziendale si focalizzerà quest’anno  molto sulla web analytics, fondamentale per poter tracciare e giustificare i propri investimenti, e sull’attenzione all’utente (soprattutto se è già cliente). In crescendo anche gli investimenti in social media.

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12.2.09

Google penalizza Google Japan... bah:-)

Leggendo le news di ieri, ero rimasto incuriosito dal fatto che Google in Giappone, dove fatica ad andare oltre il 40% di share nelle ricerche (nel Sol Levante a dominare è infatti Yahoo), tra le attività di PR per cercare di guadagnare quote di mercato e notorietà abbia incluso il pagare blogger (attraverso un'agenzia specializzata in pay per post) perchè parlassero di una nuova feature offerta dal motore di Mountain View. Una pratica che Google ufficialmente depreca.
Per questo, quando nel mio feedreader ho letto stamattina "Google Penalizes Google Japan", mi aspettavo chissà quale richiamo nei confronti di Koichiro Tsujino, presidente di Google Japan. Invece scopro che il tutto si limita a una penalizzazione di PageRank, come Matt Cutts ha annunciato via Twitter

In Google Giappone non ci dormiranno la notte per questo


Si, in effetti già mi immagino Koichiro Tsujino, in ginocchio davanti alla triade Brin-Page-Schmidt e agli azionisti, ricevere un "cazziatone" non per aver fallito il sorpasso su Yahoo nel paese del sol levante (e relativo gap di entrate), ma per aver ora PR 5 in homepage... :-)

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11.2.09

Ciclicamente ritorna (lo spam porno per query "innocenti")

Quando ho cominciato ad occuparmi di SEO, e fino ai primi del 2000, non era raro veder comparire siti adult nelle pagine di risultati per chiavi decisamente non legate al settore del porno (il classico esempio erano alcuni siti XXX che, si dice -non ho mai effettivamente verificato- su diversi motori comparissero a chi cercasse chiavi come Walt Disney o Mickey Mouse).
Poi è arrivato l'impero di Google e la vita per questi spammer si è fatta molto più dura... anche se ogni tanto qualcuno riesce ancora a fare breccia attraverso Universal Search (nel caso specifico, attraverso le mappe), come si può vedere nell'immagine in calce, che riprendo dal post di Search Engine Roundtable.
Non è la prima volta che le mappe di Google sono al centro di attività specifiche di spamming (Fabio Sutto ne parla e riepiloga qualche caso qui).
A Mountain View ne sono ovviamente consci, ma al momento sembra che più che invitare gli utenti a segnalare lo spam facciano fatica a fare.

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