10.10.08

E poi ci si meraviglia della pessima reputazione dei SEO

Questo è un post che avrei voluto scrivere già da diversi mesi, ma che per ragioni "di quieto vivere" ho preferito lasciare a lungo nel cassetto... finchè questa settimana non mi sono trovato di fronte di nuovo a due episodi e mi sono deciso. Anche perchè, per un addetto ai lavori, si tratta di una presa in giro.
Mi riferisco ad una delle mode di questi ultimi mesi nel mondo delle web agencies, quella di mettere online siti totalmente in flash ed inviare comunicati stampa nei quali, presentandoli, evidenziano esultanti di aver realizzato "siti in Flash ottimizzati per i motori di ricerca".
Per carità, ci può stare: basta passare qualche ora in un forum, italiano o statunitense che sia, per ricavare tutte quelle informazioni per rendere più "digeribile" agli spider il contenuto di un sito in flash (applicarle è poi però tutto un altro discorso).
Ma non è il caso di alcuno dei siti presentati nei comunicati che ho letto. Solo per rimanere ai due di questa settimana, nel primo caso non c'è alcuna ottimizzazione (a meno che non si voglia considerare come ottimizzazione la URL del sito usata come title ed una meta description che si ripete uguale in ogni pagina del sito), tanto da arrivare al paradosso che, andando su google e facendo un "site:" con l'url del sito ed il brand del prodotto pubblicizzato, google restituisce il messaggio "non ha prodotto risultati in nessun documento" (però compare un link sponsorizzato dell'azienda in questione... evidentemente l'ottimizzazione sarà quella...).
Nel secondo caso l'ottimizzazione è ottenuta con testi nascosti da CSS che non corrispondono in alcuna maniera ai testi dei filmati Flash di cui il sito si compone. Forse Google non arriverà più a bandire il sito dall'indice come faceva una volta (no, non l'ho segnalato all'antispam; fosse stato però il sito di qualche concorrente di miei clienti, chissà...), ma di certo non è una bella figura per chi ci ha lavorato e millanta un'expertise che nella pratica non possiede. Anche perchè suppongo che, in entrambi i casi, arriverà il momento in cui il cliente chiederà dei risultati in termini di visibilità e traffico.

Perchè ne scrivo? Per evidenziare una volta di più come ci sia ancora oggi sul mercato un abisso di differenza di professionalità tra quanti fanno (o dicono di fare) SEO. E come questa situazione crei soltanto confusione sulla piazza, col cliente che non ha molte volte gli elementi per capire.
I prospect giustamente chiedono, spesso, il perchè documenti d'offerta in cui -alla fine dei conti- tutti dicono di fare le stesse cose, possano avere preventivi così differenti in termini economici tra le agenzie specializzate e le agenzie "tifacciotuttoio".
Pur avendo comunque riscontrato ormai da tempo anche qui da noi una inversione di tendenza, la professionalità non è ancora premiante nei confronti del prospect, il costo finale più basso finisce troppo spesso con il farla da padrone, a discapito poi dei risultati di business.
Mi rimane la curiosità: quanto si saranno fatte pagare, quelle due agenzie, per l'attività di "ottimizzazione"?

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