27.6.07

Delle beghe tra Google ed eBay e della misurabilità del Web

Del fatto che Google ed eBay, recentemente, si siano fatti qualche dispettuccio (con eBay che, per ripicca, ha prima chiuso tutte le proprie campagne Adwords -stiamo parlando del più importante inserzionista per Google, con un investito stimato in 25 mio di Dollari a trimestre- salvo poi farle parzialmente ripartire) è stato scritto da più parti, non solo sui blog di settore.
Quello che forse non tutti sanno è che questa vicenda ha aperto oltreoceano un altro dibattito, ancora più importante: quello dei numeri del Web e, in particolare, dell'affidabilità dei dati di traffico che molti player (HitWise.com è il più noto) rivendono sul mercato e sui quali si basano le decisioni di molti uffici marketing, di concessionarie e centrali media.
In sostanza, in un interessante articolo pubblicato ieri da DMNews, Dave Pasternack si chiede "ma con la chiusura delle campagne adwords, il traffico su eBay è diminuito?".
Secondo i dati di HitWise (operatore che, attraverso accordi con molteplici Internet Service Provider delle nazioni anglofone, riesce a monitorare il traffico web ed a fornire indicazioni alle aziende su cosa facciano i navigatori, quali siti della concorrenza visitino e quali siano i referrer, quali parole chiave portino più traffico ai competitor etc etc), nel periodo in cui la campagna Adwords di eBay è stata stoppata, il traffico da Google sarebbe diminuito solo dello 0,9%, mentre complessivamente il traffico su eBay sarebbe aumentato dello 0,9%. Possibile?
Pasternack, premettendo che ovviamente solo eBay può conoscere la verità e facendo i conti della serva, ha stimato in circa 13 milioni di click a settimana l'apporto delle campagne Adwords al traffico di eBay. Volumi molto consistenti per poter essere rimpiazzati (ed addirittura aumentati) in un arco temporale ristretto. Molto più probabile che a non essere attendibili siano i dati di HitWise, in passato criticati da più parti, anche da Matt Cutts di Google.
Personalmente trovo che servizi come quelli offerti da HitWise (che non ha in programma a breve/medio termine di aprire in Italia, stando ai loro referenti; non mi risulta ci siano player nazionali che abbiano fatto accordi con ISP tricolori per l'analisi del traffico) possano essere di grande aiuto per analisi indicative sui target e sulla concorrenza, decisamente meno per avere un quadro esaustivo sui grandi numeri della Rete; anche perchè ogni ISP ha delle peculiarità che possono influenzare i dati di traffico (ad es. AOL impone come homepage di default ai propri abbonati aol.com).

Etichette: , ,

21.6.07

I motori di ricerca e l'e-commerce (EBA Forum 2007)

Davvero numerosa la platea della sessione di ieri allo EBA Forum a cui ho preso parte come relatore.
Pubblico di seguito la mia presentazione, che non ho potuto concludere di persona causa uno spiacevole equivoco del moderatore (che anzichè farmi parlare per i 30 minuti concordati con gli organizzatori, mi ha "tagliato" dopo neanche 20 minuti).
Non posso commentare l'evento nel suo complesso perchè mi è mancato il tempo di seguirlo, ma ne ho sentito parlare bene; questo non può che fare piacere, visto che si sente il bisogno di eventi di questo genere.

.

La versione PDF della presentazione è scaricabile dal sito di Sems.

Etichette: , , ,

17.6.07

Il TFR e Google Universal Search

Cominciano a comparire anche nelle pagine di risultati di google.it i primi contenuti multimediali frutto di quella rivoluzione chiamata Universal Search (per chi non lo sapesse: nella pagina di risultati non compariranno solo più link testuali ma anche news, video, immagini, ricerche locali...).
Stavo cercando questo pomeriggio informazioni sul TFR quando, in seconda pagina, ho trovato questo video preso da Youtube


un esempio della nuova Universal Search di Google per chi cerca informazioni sul TFR.


Analizzando le componenti che hanno consentito a questo video di scalare velocemente le serps, emerge come i commenti al video possano risultare da una parte determinanti, dall'altra fuorvianti.
La frase polemica "è un furto e bello e buono", che Google presenta come descrizione del risultato e che io pensavo essere l'opinione di chi ha inserito/realizzato il video (ho deciso di guardarlo proprio per questo:-), è invece più semplicemente uno dei commenti più recenti lasciati dai visitatori (presumibilmente l'ultimo commento al momento del più recente passaggio dello spider di Google).
Diventa quindi fondamentale, in funzione delle parole chiave per le quali vogliamo far comparire un video pubblicato su Youtube o Google Video (i due servizi di Google i cui video vengono poi proposti nelle pagine di risultati), elaborare al meglio il titolo e la descrizione (e, cosa che nel mondo SEO non è da escludere, i commenti:-), per evitare che una descrizione "sballata" frutto di un abstract casuale di Google possa tenere lontani dal video possibili utenti interessati.

Etichette: ,

10.6.07

Google porterà lo spam negli altri media?

Ho letto con curiosità, questa mattina, l'articolo di Ben Perry su DMNews "Soon: Spam in every medium?".
In realtà, nello scegliere di leggerlo, ero rimasto colpito dal titolo, non sapevo che dietro ci fosse uno stretto legame col mondo dei motori di ricerca. Abituati come siamo a vedere, nelle pagine di risultati, link che spesso non hanno nulla a che vedere con le parole chiave immesse, o che non portano alcun valore aggiunto, la curiosità di capire come possa essere lo spam in TV, alla radio o sulla carta stampata è stata forte.
Per riassumere l'articolo, Perry racconta di come, andando in auto al lavoro, la sua attenzione sia stata attratta da un annuncio radiofonico in cui veniva ripetuta in maniera ossessiva la URL di un sito. URL che, dopo una verifica, è risultata essere di un affiliato operante nel settore della lead generation.
Il collegamento con il mondo del search marketing arriva dalla considerazione che Perry, un addetto ai lavori in quanto lavora in iProspect, fa dell'obiettivo di Google di ampliare la vendita di advertising, attraverso la propria piattaforma, anche ad altri media (Google si è mosso parecchio negli ultimi anni su questi fronti, soprattutto attraverso acquisizioni). Questo sistema abbasserebbe indubbiamente la soglia d'ingresso all'advertising tradizionale, col rischio però di agevolare l'ingresso negli orari di punta anche ad affiliati e spammer.
Personalmente, almeno per quanto riguarda la realtà italiana, vedo questo rischio ancora assai remoto anche se, devo dire, il mio ascolto radiofonico è quasi sempre limitato ai canali Rai o ai principali network privati nazionali. Non so se, per le radio locali, qualcosa sia già in atto anche da noi. Di certo, da parte di molte aziende, l'interesse per una gestione centralizzata e più diretta anche delle campagne sui media offline è decisamente alto.

7.6.07

Motori sempre più influenti nelle opinioni, nelle decisioni e negli acquisti degli italiani

Al Search Engine Strategies di Milano della scorsa settimana ho presentato i risultati dell'edizione 2007 della ricerca Sems/Nextplora, che da 4 anni ormai registra l'evoluzione del rapporto che gli italiani hanno con i motori di ricerca: come e quando/quanto li utilizzano, come si comportano di fronte alla pagina di risultati, quale influenza abbiano questi risultati nei processi di decisione e di acquisto.
In una ricerca da sempre contrassegnata da percentuali molto alte nei dati di utilizzo dei motori, prima di affidare a Nextplora l'esecuzione della ricerca mi chiedo sempre quando inizieranno ad esserci i primi segnali di "cedimento"; in mezzo a tanti fenomeni passeggeri, invece, i motori di ricerca continuano ad essere un caposaldo dell'esperienza degli italiani sul Web: sono stati, sono e (credo proprio) rimarranno ancora per tantissimo tempo il migliore strumento per orientarsi nella Rete e per trovare informazioni su persone, eventi, prodotti, servizi, luoghi...
E, al contempo, sono sempre un eccezionale strumento di promozione per le aziende.

In questi giorni abbiamo iniziato a distribuire la whitepaper con il primo estratto dell'edizione 2007 della ricerca, focalizzato sul rapporto che gli italiani hanno con i motori di ricerca. Puoi richiederlo gratuitamente compilando il form sul sito di Sems.
Nei prossimi mesi proporremo altri dati, con un focus particolare sul social media marketing, sul mobile search marketing e sulla "crossmedialità" delle ricerche". Perchè quest'anno di spunti interessanti da raccontare ce ne sono veramente tanti.

Di seguito lo slideshow utilizzato al Search Engine Strategies (qui puoi vedere lo slideshow ingrandito).

Etichette:

2.6.07

Internet? Non potrei farne a meno

Credo che il mio caro amico Federico Capeci di OTO Research non abbia nulla da ridire se pubblico sul mio blog una delle slide che ho trovato più interessanti della ricerca che proprio OTO ha presentato in questi giorni, su quali siano i media più fruiti dagli utenti che navigano sul web.
Nello specifico, in questa slide sono confrontate alcune opinioni che gli utenti hanno di questi media (clicca sull'immagine per leggerla meglio).
Ti riconosci anche tu in questi dati?
Estratto dalla Ricerca di OTO Research sulla fruizione mezzi dell’utenza internet

1.6.07

Integrazione del SEM nel media mix: un esempio di occasione mancata

Credo che sia un'abitudine abbastanza comune, quella di lavorare al computer con la radio accesa come sottofondo. Così è stato anche stamattina per me, impegnato a preparare un documento di presentazione in powerpoint con radio2 in streaming.
Ad un certo punto la mia attenzione è stata attirata da uno spot radiofonico che, per un addetto ai lavori del web, è una sorta di "ritorno al passato".
E' stato uno spot velocissimo, credo veramente 5 secondi, con un messaggio tipo "compra la tua auto online: [nomedelsitodettovelocissimotantodasembrareuncodicefiscale.it]".
Per dare un'idea, il tutto è stato pronunciato alla stessa velocità che si usa, di solito, per le frasi tipo "autminrich" o "leggereattentamenteleavvertenzeelemodalitàduso".
L'unica cosa che mi è rimasta in mente è stato il concetto di comprare l'auto online. Accidenti, la "mitica" Barchetta Web è tornata alla ribalta? (per chi non lo sapesse: un esperimento che Fiat fece credo nel 2000, che consentiva all'utente di configurare la Barchetta via Web, pagarla con carta di credito e vedersela consegnata a casa; ne furono vendute 1 o 2)

Fatto sta che mi porto sul solito Google e cerco "vendita auto" e "vendita auto online"; nulla che mi ricordi la URL detta alla radio, nè tra i risultati naturali, nè tra quelli sponsorizzati. Riprovo con altre chiavi in tema, ma ancora nulla.
Peccato, ero curioso di vedere chi era che ha fatto lo spot radio (che, finora, non ho ancora risentito) e, soprattutto, da almeno un mese mi sono riproposto di comprare una piccola utilitaria da tenere a Brunico al posto della mia vetusta Astra. E visto che non ho mai tempo di andare da un concessionario...
Manderò mio padre a raccogliere offerte dai concessionari o visiterò gli altri siti che ho comunque trovato per quelle ricerche:-)

Quanto sopra scritto si ricollega a quanto emerso anche in questi giorni di SES a Milano: il search marketing deve far parte del media mix; altrimenti le ricerche stimolate dall'advertising offline finiranno sui siti della concorrenza.
Se sei interessato ad approfondire questa relazione, qui puoi trovare la presentazione che ho fatto al Search Marketing Forum con l'esempio di Banca Woolwich.

Etichette:

Blog Widget by LinkWithin