27.3.07

ADVance acquisito da NetBooster

La notizia del giorno, nel mondo del search marketing nostrano, è sicuramente l'acquisizione di ADVance da parte dei francesi di NetBooster (qui la ripresa del comunicato stampa).
Dopo tanti anni che bazzicava indirettamente il mercato italiano (Sems ne è stata il partner italiano per un annetto), NetBooster si è quindi decisa per il grande passo, forte anche di un ambizioso piano di espansione internazionale.
Molte le analogie tra la società di Luca Ascani e Sems, dallo start-up di entrambe nel 2002 all'acquisizione da parte di una società francese (FullSix France nel caso di Sems).
Beh, i miei complimenti a Luca ed al suo team:-)

21.3.07

Google lancia il pay per action: opportunità o minaccia per i network di affiliazione?

Non è una novità che uno degli strumenti più utilizzati dagli affiliati per generare commissioni siano i link sponsorizzati, abbinati alla ricerca o ai contenuti; e che, tra questi, Adwords la faccia da padrone, grazie al costo click minimo che consente di svolgere attività anche su vastissima scala (pensiamo ad esempio gli affiliati di Ebay) mantenendo in positivo il bilancio entrate/uscite.
Così come è da tempo che, tra gli addetti ai lavori, ci si chiedeva quando anche Google si sarebbe lanciato nel mondo del CPA (cost per action); possibilità che negli anni passati, anche chiedendo di persona ai referenti in occasione dei vari Search Engine Strategies, era stata esclusa ("dovremmo avere un maggiore controllo sui processi di conversione sul sito dell'inserzionista, prima di poterci accollare questo rischio").
Ora questa loro opinione è cambiata e, dopo una serie di test, è stato rilasciato (ovviamente in fase di Beta) Google Pay per Action, limitato però al solo network di contenuti (Adsense, guarda caso, proprio quello che frequentemente viene escluso nelle pianificazioni a causa delle basse conversioni e del rischio click fraud); attualmente si è ancora in fase di testing, quindi solo un limitato numero di advertiser a stelle e strisce ne sta facendo parte.
Con il nuovo sistema, l'advertiser (o l'affiliato) decide quale prezzo pagare per ogni azione (la fee dev'essere fissa, non può essere legata in percentuale ad esempio al venduto), cosa che gli consente di investire solo a fronte del raggiunto obiettivo. A tracciare il tutto è la piattaforma di conversion tracking di Google che, a sua volta, sulla cifra che l'inserzionista paga ad azione, trattiene una fee sulla cifra che sarà poi versata all'inserzionista che ha generato l'azione (qui il post sul blog di Inside AdSense dove si invitano gli editori ad aderire al network).
Dovendo ancora partire ufficialmente questa opportunità, è difficile capire come dovranno muoversi gli affiliate manager per sfruttarne al meglio le caratteristiche; di sicuro varranno le regole dell'affiliazione online, ovvero che a generare la maggior parte delle transazioni sarà un ristretto numero di publisher, che quindi andrà "coccolato" anche con condizioni su misura (onde evitare che possano passare a promuovere aziende concorrenti che offrono remunerazioni maggiori).

Per maggiori informazioni, si può leggere la pagina di FaQ o il post sul blog Inside Adwords di Google.

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