29.8.06

Danny Sullivan lascia Search Engine Watch

Il mio rientro nell'ufficio di Milano, questo pomeriggio, è stato caratterizzato dalla più inaspettata delle notizie riguardanti il mondo dei motori di ricerca: Danny Sullivan lascia Search Engine Watch (e, quasi certamente, la serie di conferenze Search Engine Strategies), ovvero il primo e più noto portale dedicato ai motori di ricerca, sito che dalla seconda metà degli anni '90 ha rappresentato per molti SEO un'importante fonte di aggiornamento ed un luogo di discussione e scambio di opinioni ed esperienze.
Sarà particolarmente strano, dal prossimo anno, andare ai vari SES e non vedere più Danny aggirarsi infaticabile ed imprevedibile (nell'ultimo SES di San José è stato capace anche di condurre una sessione in "lederhosen", pantaloni di pelle tirolesi).
Alla base di questa rottura (anche se lo stesso Danny, sul suo blog, lascia ancora aperto qualche spiraglio), la mancanza di rinnovo del contratto con i nuovi proprietari di Incisive Media, che lo scorso anno hanno rilevato da Jupiter Media tutte le attività di Search Engine Watch.
Vedremo come andrà a finire. Quello che è certo è che il buon Danny non lascerà il mondo dei motori di ricerca: troppo importante come personaggio in questo mondo per pensare di lasciare proprio ora che il SEM è sotto i riflettori di tutto il mondo.

13.8.06

SES San José - terza e quarta giornata

Seduto in aeroporto a San José prima (mi sono presentato in aeroporto con larghissimo anticipo causa problemi di sicurezza -negli USA ai massimi livelli -, ma devo dire che la decisione di partire da un aeroporto piccolo come quello di S. José rispetto a San Francisco mi ha evitato molti problemi, e tutto è filato liscio), e ad Atlanta poi, ho finalmente tempo di fare un rapido resoconto sulle ultime due giornate del SES californiano e, complessivamente, una valutazione a mente fredda dell'evento.
Questa edizione mi è piaciuta, per molte ragioni. Dai tanti spunti interessanti rimediati qua e là nelle varie sessioni all'intero ambiente, che continua a vivere con incredibile entusiasmo il momento d'oro del search engine marketing.
Un entusiasmo tale che qualsiasi voce cerchi di andare fuori dal coro, ipotizzando l'inizio della fine, viene messo a tacere seduta stante.
Non ho ancora avuto numeri sull'evento ma, almeno andando a memoria, il numero dei partecipanti non è raddoppiato come qualcuno alla vigilia aveva ipotizzato. A meno che questo raddoppio non riguardasse gli iscritti all'area espositiva (gratuita, anche se non è mancato chi si è iscritto solo per prendere parte alla Google Dance).
Riepilogando la terza giornata, la frase più significativa (sentita e risentita anche da altre fonti, ma quando lo dici davanti ad una platea che include anche giornalisti ed analisti finanziari -già, c'erano anche quelli-...) è stata quella di Bill Hunt, uno dei personaggi "di peso" (passatemi la battuta, per chi ha presente chi sia:-) di questo mondo: "il SEO, come lo conosciamo, è ormai finito".
Le regole del gioco (quelle imposte dai motori) sono cambiate, e con ricerche sempre più personalizzate in funzione dell'utente il posizionamento è relativamente importante, occorre che la pagina posizionata sia realmente in linea con le aspettative del visitatore e funzionale agli obiettivi che ci si è posti. Cose semplici da dire, ma non così facili da mettere in pratica quando si tratta di ottimizzazione.
Sempre di Bill Hunt, nella stessa sessione (SEM per i big brand), molto significativa l'affermazione "per le grandi aziende l'obiettivo non è più solo essere presenti nelle serps con un link, l'obiettivo è quello di dominare il markeplace, col sito corporate, con i partner, con gli affiliati...".
Non più solo esserci, quindi, ma anche "fare fuori" la concorrenza dalla prima videata di risultati, quella che genera la maggior parte dei click. Un concetto, per il momento, ancora complicato da far passare in Italia, dove si investe in SEO ma con budget spesso "tirati".
A giudicare da queste affermazioni, quindi, nei settori più competitivi la barriera d'ingresso per i nuovi player è destinata ad alzarsi ogni giorno di più; cosa che porterà quanti non hanno tempo e/o budget sufficienti ad affrontare questa sfida a trovare nuove vie per promuoversi... o a scaricare sugli affiliati (affiliation marketing e search marketing vanno strettamente a braccetto almeno da un lustro a questa parte, se non di più) l'onore/ònere della visibilità, pagando loro solo per i risultati effettivamente generati.
E passiamo all'ultima giornata, aperta con la sessione "meet the crawlers"; a conferma della loro qualità a livello di programmazione, tutti i relatori erano indiani. Matt Cutts, l'ingegnere di Google che sta al SES come Tom Cruise alla cinematografia (una star, insomma) si è intravisto per un attimo tra le retrovie, mentre non si è visto Tim Mayer, che in passato era il referente di Inktomi prima, quindi di Fast, infine di Yahoo search per questo genere di sessioni.
Una volta, ai primi del 2000, quando sul palco c'erano appunto Cutts e Mayer, questa era la sessione più interessante di tutto il SES.
Le "nuove leve" dicono invece poco o nulla, qualsiasi cambiamento alle serps viene illustrato da loro come "dovuto all'implementazione di nuovi algoritmi, alla ricerca della migliore search experience; abbiamo feedback positivi e negativi, noi dobbiamo andare avanti".

Decisamente più interessante e divertente da seguire il forum sui risultati organici, anche se mancava, a mio avviso, Greg Boser, un vero "mito" del SEO black hat. Era l'ultima sessione dell'ultima giornata, e questo ha giustificato alcune "bizzarrie", come un Danny Sullivan ancora in clima da mondiali di calcio, con lederhosen (pantaloni in pelle tipici dell'area bavarese e tirolese) e maglia bianca della nazionale USA, pegno per una scommessa persa.
Le domande sono state variegate e fantasiose, a volte al limite dell'ingenuità; la bravura dei relatori è stata quella, in molti casi, con una battuta di riportare la gente con i piedi per terra.
Così, ad esempio, quando una persona ha chiesto cosa dovesse fare per far comparire il proprio sito, nuovo di zecca, in tempi brevi tra le prime posizioni delle serps, Bruce Clay non ha potuto che rispondere "comincia con l'andare in chiesa e pregare molto...", chiarendo poi che nel SEO occorrerà avere sempre più pazienza ed il lavoro necessario per ottenere visibilità e traffico sarà sempre maggiore. Un discorso che noi addetti ai lavori conosciamo molto bene, ma che all'esterno è ancora di difficile comprensione. Lo dimostrano, tra le altre cose, alcuni fantasiosi brief ricevuti in questi ultimi mesi da possibili clienti.
Concludo qui il mio post perchè stanno per imbarcare il mio volo.
Mi sono ripromesso, in queste settimane di ferie, di non toccare il computer (sarebbe la prima volta dopo quasi 8 anni; non ci sono riuscito nemmeno quando mi sono sposato). Tornerò a postare, quindi, alla fine di agosto.

9.8.06

SES San José - seconda giornata

Cominciamo per una volta dalla fine, dalla Google Dance di ieri sera.
Festa spettacolare, tantissima gente e GooglePlex aperto al pubblico come mai in passato, tanto è vero che la sicurezza interna ha fatto anche un po' fatica ad arginare tutti i curiosi che volevano entrare negli uffici degli ingegneri:-)
Ad un certo momento si era sparsa la voce che in mezzo alla gente ci fosse anche il CEO di Google Eric Schmidt (che mi appresto a sentir parlare tra un paio d'ore, visto che sarà protagonista del keynote che apre la terza giornata), e c'era già chi era pronto a tampinarlo per farsi una foto assieme. Si è poi scoperto che era un attempato ospite dell'evento che poco aveva a che fare con l'azienda di Mountain View.
E' stata una gran bella festa; è stata, soprattutto, la festa dei dipendenti di Google, che si sono scatenati in balli e giochi. Molti anche qui gli "imbucati", persone che hanno richiesto il pass all'area Expo del SES (pass gratuito) solo per poter accedere alla festa di ieri sera.
L'unica perplessità l'ho avuta quando siamo arrivati: sulla scalinata d'ingresso c'era una ventina di dipendenti di Google (team adwords in primis, come scoprirò successivamente) che ci applaudivano e ci ringraziavano per la nostra presenza con calorose frasi di benvenuto. Giusto per un attimo, lo ammetto, ho pensato "se proprio ci volete così bene, perchè non trattenete i vostri sales reps dall'andare direttamente sui nostri clienti del keyword advertising?";-)

Passando invece alla seconda giornata, Yahoo Search ha mostrato finalmente al pubblico una preview della nuova piattaforma di keyword advertising (progetto "Panama"), piattaforma che Yahoo lancerà tra la fine del Q4 2006 (una prima implementazione) ed il Q1 2007 (altre funzioni avanzate).

La mia prima reazione alla nuova piattaforma, tanto sofisticata quanto impegnativa se se ne vogliono sfruttare appieno le potenzialità, è stata "il keyword advertising non è più così semplice come molti si ostinano a crederlo". Per pianificare una campagna occorre adesso conoscere bene il target che si vuole raggiungere anche se, come emerso da uno studio effettuato da Inceptor, la migliore forma di profilazione dei click rimangono sempre una accurata selezione delle parole chiave ed un copy di titoli e descrizioni che porti al click solo chi realmente interessato.

Lato SEO, ieri purtroppo tra incontri di lavoro ed una proposta da finire che mi ha rubato la mattinata sono riuscito a seguire poco, se non gli aggiornamenti del SEO applicato al mondo dei blog e dei feed RSS (che non sono più solo sinonimo di blog). E' incredibile il numero di nuovi strumenti, tool e plug-in che vengono rilasciati settimanalmente a supporto dei blogger che vogliono incrementare la visibilità dei propri contenuti nei motori; prima o poi vedrò di postare la URL di qualcuno di questi.

L'area espositiva, infine. Ancora più vasta dello scorso anno, ma con pochi nomi nuovi. Sempre meno i gadget in giro: quelli "di grido" (come la t-shirt "smarketer" di Omniture, dove la "s" sta sia per "search" che per "savvy", ovvero il search marketer accorto che utilizza i dati dei web analytics per migliorare l'efficienza della campagna... ed altri messaggi pubblicitari:-) vengono tenuti nascosti e dati solo a quanti sono realmente interessati a ciò che vendono.
Ora scappo che c'è da andare a prendere posto per il keynote; non dovrebbero comunque esserci problemi di spazio, perchè la sala dove si terrà il keynote è grande quanto un campo da calcio (non sto scherzando; questo per dare un'idea delle dimensioni che ha raggiunto negli Usa questo evento).

8.8.06

San José - prima giornata

La prima giornata del Search Engine Strategies di San José non ha tradito le attese.
Non c'è stato, almeno in questo primo giorno, il "pienone" che mi avevano preannunciato (ad occhio e croce c'era la stessa quantità di persone dello scorso anno), pienone che probabilmente arriverà nella giornata odierna con l'apertura dell'area espositiva.
Non ha tradito invece le attese sin dall'inizio a livello di contenuti. Erano diversi anni che non assistivo a sessioni ricche di spunti come quelle odierne (comparando le note di quest'anno con quelle di 12 mesi or sono, stavolta di pagine di appunti ne ho riempite il triplo), molte delle quali sono state seguite con la dovuta puntualità da rustybrick e dai suoi colleghi di SERoundtable, cui rimando chi volesse approfondire.
A farla da padrone il "social search", ovvero la sempre più stretta interazione tra algoritmi e conoscenza umana attraverso meccanismi quali il tagging, l'analisi dei percorsi di navigazione, lo storico delle ricerche... il tutto sempre con il fine ultimo di offrire all'utente la migliore search experience in funzione delle sue esigenze e dei suoi obiettivi.
E qui, una volta tanto (e già questa, per molti, potrebbe essere una notiziona), Yahoo è molto più avanti di Google, tanto è vero che la sessione tenuta da un ingegnere di quest'ultimo è stata conclusa con larghissimo anticipo: la gente aveva preferito cambiare sala e non c'erano più domande per continuare.
Si avvicina quindi sempre più velocemente il giorno in cui i tool di verifica dei posizionamenti raggiunti nei motori saranno destinati alla pensione: ognuno avrà la possibilità, condividendo con i motori il proprio profilo oppure creandosi il proprio motore di ricerca personalizzato (ad es. con Rollyo o con il nuovissimo Yahoo search engine builder), di avere risposte su misura per ogni chiave di ricerca immessa, ed ottenere traffico dai risultati naturali sarà quindi ancora più laborioso.
Per quanto riguarda i personaggi che hanno tenuto banco in questa prima giornata, il più spettacolare è stato senza dubbio Chris Pirillo, "geek, technology evangelist and web entrepreneur", come si definisce lui, intervenuto alla sessione "SEM via communities, wikipedia & tagging". D'altronde non ci si poteva aspettare di meno, da uno che in aereo non manca di fare il verso neanche alle istruzioni sulle misure di sicurezza.
Ed a proposito di aerei, complimenti alla hostess della compagnia aerea Song che domenica, sul volo da Atlanta a San José CA, è riuscita prima a generare non poca perplessità a bordo affermando con sicurezza che il volo era diretto a San José in Costa Rica; quindi, all'atterraggio, ha dato a tutti un caloroso benvenuto a... San Diego. Non pochi si sono trattenuti a stento dal tirarle qualche cuscino:-)
Oggi seconda giornata, anche se l'attenzione di quasi tutti è già sull'evento di questa sera: la Google Dance in programma al Googleplex, il quartier generale del più noto motore di ricerca.

5.8.06

Next stop: San José, CA

Dopo un mese di luglio davvero pieno, caratterizzato dalla finalizzazione della cessione della maggioranza delle quote di Sems al Gruppo FullSix e dai primi step operativi dell'internazionalizzazione della mia azienda, ecco finalmente ad agosto la scusa per abbandonare Milano e portarmi in quel della Silicon Valley per il Search Engine Strategies di San José.
Si tratta della migliore occasione per aggiornarsi parlando direttamente con i protagonisti del settore, nonchè per stringere un po' di accordi relativi alla sopracitata espansione.
Con me ci sarà anche Enrico "Lowlevel", il responsabile di tutta l'attività di R&D in Sems, persona decisamente indicata per seguire l'evolversi di tutta la parte più strettamente tecnologica del SEO.
Immagino già come sarà tempestato di domande al rientro in ufficio, e come sarà oggetto di lancio di oggetti più o meno contundenti se non porterà abbastanza gadgets ai suoi colleghi e, soprattutto, alle arcinote -e permalose- colleghe;-)
Esperienza che non mancherà di condividere anche attraverso i forum.

Per quanto mi riguarda, con il SES di San José riprenderò ad aggiornare più frequentemente il mio blog. Il tanto business da portare avanti, la cessione dell'azienda, i due traslochi nell'arco di pochi mesi e, soprattutto, il desiderio di ritagliarmi più spazio per la famiglia, mi hanno portato nei mesi scorsi a prendere delle decisioni sulle priorità da seguire.
Di cose da dire ne avrei avute molte ("...ma, per favore, non scriverlo ancora sul tuo blog" è una frase che mi viene ripetuta spesso, forse memori di quando intervenivo più assiduamente sulla MList o quando scrivevo su Web Marketing Tools), ma altri hanno comunque coperto quelle notizie egregiamente.
Vediamo cosa ci sarà di interessante da scrivere dalla Silicon Valley, tra vere novità, presunte tali ed il solito "gossip" del settore.

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