28.8.05

Nuova homepage "search oriented" per msn.com?

In un mio intervento ad un corso organizzato dal Sole 24 Ore, qualche mese fa, avevo fatto notare ai partecipanti come ci fosse una cosa che accomunava gli ultimi restyling di Virgilio, Libero & co: in tutti questi portali si e' voluto dare maggior spazio alla barra di ricerca, in modo da invitare gli utenti a sfruttare anche questa funzione all'interno del portale.
Questo per generare volumi sempre maggiori di ricerche e, di conseguenza, incrementare le entrate dagli accordi di distribuzione dei link sponsorizzati di Google oppure Overture.
Come riportato dal blog di Search Engine Watch, sembra che anche Msn, impegnata a sostegno del lancio di MSN search, stia studiando un nuovo restyling della homepage di msn.com, in cui la barra di ricerca acquisti sempre maggiore visibilita' ed inviti gli utenti a cercare (pur essendo Msn una delle web properties piu' visitate negli Usa, la percentuale di utenti che utilizzano anche la funzione search e' bassa).
D'altronde il rilascio di Msn AdCenter ppc -il nuovo network di link sponsorizzati chiamato a fare concorrenza a Google e Yahoo SM/Overture- e' imminente (il 31 agosto sara' lanciato in anteprima mondiale a Singapore), e Microsoft ha bisogno di rimpolpare i volumi di ricerche per renderlo piu' appetibile agli inserzionisti.
Qui e' riportato uno screenshot della beta, di cui non si sa nulla pero' su un'eventuale data di rilascio.

27.8.05

La market share dei motori secondo WebSideStory

Sempre eMarketer, dopo la statistica che ho gia' pubblicato ieri, rende noto un altro documento relativo alle quote di mercato delle ricerche online negli USA dei principali motori di ricerca; questa volta si basa sui dati di WebSideStory, societa' specializzata nel fornire alle aziende soluzioni on demand di analisi quanti/qualitativa del traffico di un sito web, e che utilizza i dati raccolti anche per ricerche statistiche.
I dati utilizzati per questa statistica non sono quindi frutto di interviste bensi' dell'analisi del traffico web misurato su migliaia di siti USA attraverso la suite di WebSideStory.
Cio' che e' interessante della slide diffusa e' il confronto dei dati di giugno 2005 con quelli dei mesi di giugno degli anni passati, fino al 2001; spicca, ovviamente, l'impressionante crescita di Google, che dal 2001 ad oggi (Google e' stato lanciato al pubblico alla fine del 1998) e' passato dal 12,29% al 52,23% (di fatto, negli USA, 1 ricerca su 2 viene fatta su Google); Yahoo al contrario, nonostante gli sforzi fatti per rilanciarsi, risulta ancora in flessione: nell'ultimo anno ha perso 2 punti percentuali.
Quote di mercato delle ricerche dei principali search engines

26.8.05

JupiterResearch ed il search marketing negli USA

JupiterResearch ha diffuso ieri i dati relativi alla propria survey sullo stato del search engine marketing negli USA, survey che JR svolge periodicamente (semestralmente, se non ricordo male) intervistando un campione di search engine marketers (636 quelli intervistati per questa ricerca).
Per evitare fraintendimenti, search engine marketers non sono solo coloro che lavorano in agenzie di search marketing; soprattutto negli USA, molte aziende hanno internamente un SEM manager, che non e' colui che ottimizza il sito, bensi' la figura che definisce e gestisce il budget dedicato al SEM, coordinando i fornitori e le agenzie cui viene affidata in outsourcing l'attivita' oppure il team di lavoro interno.

Tra gli spunti piu' significativi

- il 64% dei search marketers intervistati, alla domanda "perche' fai SEM?" risponde "per fare brand awareness"; il 57% (erano possibili piu' risposte) per far comparire il proprio brand laddove compaiono anche i competitors; il 55% per generare vendite immediate per i prodotti venduti online.

- il principale problema riscontrato dai search marketers nella gestione delle campagne e' l'aumento della concorrenza (55%), che inevitabilmente porta al secondo problema, l'aumento del cpc delle parole chiave desiderate (53,1%), mentre il terzo problema piu' citato e' quello dell'incapacita' di poter tracciare con sicurezza l'efficacia del search marketing (51,9%); solo il 26% dei search marketers ha riscontrato problemi di click fraud, anche se molti hanno ammesso di non monitorare attentamente il problema.

- La % del budget media totale (on e offline) dedicata al search engine marketing negli ultimi 12 mesi e' stata inferiore al 5% per il 27,7% dei rispondenti; superiore al 60% per il 19,5% dei rispondenti (probabilmente internet pure players); tra il 5% ed il 10% per il 14,8% dei rispondenti.
Percentuali che, nei prossimi mesi, per oltre il 60% degli intervistati sono destinate a salire, con l'obiettivo di incrementare il traffico sul sito, aumentare il numero dei contatti, poter ampliare il numero di parole chiave acquistate

Quanto infine ai key performance indicators utilizzati per misurare l'efficacia del search engine marketing, nonostante gli americani si reputino molto sofisticati, il 58% del marketers ha indicato l'incremento dei visitatori sul sito, il 57,9% il numero dei click, il 31,4% il numero di lead generati per prodotti in vendita sia online che offline.

Yahoo ed Msn guadagnano su Google

Secondo i dati di Nielsen//Netratings relativi al mercato USA, nel mese di luglio tanto Yahoo che Msn hanno guadagnato qualcosina su Google, rispetto al mese di giugno, per quanto riguarda la percentuale complessiva di ricerche effettuate dagli utenti.
Google e' sceso dal 47% al 46,2% di market share (ovvero: ogni 100 ricerche effettuate negli USA, 46 sono su Google), mentre Yahoo e' salito dal 22,3% al 22,5% ed Msn dal 12,5% al 12,6%.
Tutti gli altri motori hanno percentuali inferiori al 5,5%.

Percentuali dei principali motori sul totale delle ricerchee statunitensi secondo Nielsen Netratings

24.8.05

Anche Google lancia il suo IM: Google Talk

Tempo addietro, quando Google era ancora "solo" un motore di ricerca e da poco aveva cominciato a vendere pubblicita', Brin & Page spiegarono il crescente successo del loro sito con una frase banale quanto significativa (soprattutto perche' detta in un periodo in cui Altavista stava affondando, per la sua voglia di fare il portale generalista): "il nostro successo e' dovuto al fatto che vogliamo che Google sia il miglior search engine, e lavoriamo solo su questo, non ci interessa diventare un portale generalista".
I tempi cambiano, ed anche la quotazione al Nasdaq ha fatto cambiare i piani del piu' celebre dei motori. Cosi', dopo aver aggiunto le news, l'email gratis, le mappe, l'acceleratore... ecco che sulla scena arriva anche lo instant messenger, Google Talk.
Non e' stata una novita', per gli addetti ai lavori; se ne parlava gia' dall'aprile 2004, quando tra l'altro Luca De Nardo di i-dome.com mi intervisto' sull'argomento.
All'epoca, Google stava lavorando ad allargare la reach delle proprie soluzioni di advertising, cosa che mi porto' ad escludere il rilascio in tempi brevi di un IM, strumento difficilmente compatibile con l'advertising testuale (poi Google ha cominciato ad adottare anche le creativita' grafiche per adsense).
Ora Google, anche per una concorrenza sempre piu' agguerrita, lavora alla fidelizzazione degli utenti, e lo IM rientra nelle sue strategie, anche per rispondere al successo degli IM di MSN ed Yahoo, strumenti su cui i websurfer passano quotidianamente moltissime ore. Occorrera' ora vedere se le features offerte da Google Talk saranno tali da convincere gli utenti a lasciare i piu' noti e diffusi messenger, da ICQ ad MSN, da Yahoo a Skype.

Aggiornamento pomeridiano: nel comunicato stampa di Google relativo al lancio del nuovo IM, leggo una frase che e' significativa dell'evoluzione di questa societa': "Google is focused on developing innovative technologies that enhance people's lives". In precedenza, la frase che solitamente compariva nei comunicati era "Google is focused on search".

12.8.05

Mancanza di originalita'

Dicono che ad essere frequentemente oggetto di copiature (o di "libera ispirazione", chiamiamola cosi') sono i leader del settore, quelli che aprono la strada verso nuove direzioni, ed a cui la concorrenza guarda per capire dove occorra andare.
Dovrei ritenermi onorato che i contenuti del mio sito e/o i tanti articoli da me scritti in questi anni siano frequentemente stati (in parte o, in qualche caso, addirittura totalmente) copiati piu' o meno platealmente.
Eppure arriva il momento in cui uno comincia anche a stufarsi, io nello specifico di una persona (potrei dirti che nel settore e' conosciuto anche come "Ctrl+C Ctrl+V", "copia&incolla" per gli amici, ma a questo punto la maggior parte dei lettori di questo blog gia' avrebbe capito di chi parlo) ed a chiedersi se il copiatore in questione sia capace anche di fornire qualche spunto frutto delle sue "certificate" conoscenze e delle sue idee in merito, e non soltanto di copiare cose dette o scritte da altri (non sono la sua unica fonte di ispirazione, tra le altre cose; conosco un altro paio di persone che si lamentano).

Ma cos'e' successo?
Passando il tempo a navigare nel web nella sala d'attesa dell'aeroporto di San Jose, di rientro dal Search Engine Strategies, sono finito nel sito del suddetto. Non vi entravo da parecchio, quindi in realta' non so da quando abbia messo quella frase in apertura di homepage; fatto sta che e' di fatto molto (troppo?) simile a quella che apre la homepage del sito sems.it.
Sorvolo poi sul fatto che, sempre recentemente, si e' anche lui iscritto ad una associazione di categoria, molto probabilmente dopo aver visto il logo di questa sul nostro sito (quando mi sono iscritto lui non era nel DB degli associati...), visto che comunque questo non costituisce certo infrazione del copyright (anzi, magari vado a vantarmi dal board dell'associazione di aver portato gia' un membro:-)

Errare e' umano, perseverare e' diabolico, dicevano i latini. Fatto sta che non e' la prima volta che mi lamento, nei confronti di questa persona, della sua spiccata tendenza a non essere originale, soprattutto quando si tratta di materiali del sottoscritto o di Sems.
Per la cronaca, qualche tempo or sono si era esibito in una copiatura ancora piu' plateale, dimenticandosi di togliere il brand Sems dal copy che aveva incollato sul testo di una pagina del suo sito...
Vabbe'...

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