31.5.06

European Search Audience

Mi trovo in questi giorni a Londra a seguire, tra un impegno e l'altro, le sessioni dell'edizione UK del Search Engine Strategies.
La prima tappa è stata, questa mattina, sentire i dati di Nielsen Netratings sull'espansione della search audience in Europa.
Dati interessanti, quelli presentati da Alexander Burmaster (relativi al mese di aprile 2006), che vedono la cosiddetta "search audience" (utenti online che utilizzano i motori di ricerca almeno una volta al mese) crescere a tassi doppi rispetto alla crescita del numero di utenti che si collegano al web.
Ovvero: sempre più utenti online scoprono i motori, ma soprattutto sempre più utenti incrementano l'utilizzo quotidiano dei motori (come confermato di recente, per quanto riguarda la realtà italiana, anche dalla survey di Sems/Nextplora).
E l'Italia, in alcuni di questi dati, non sfigura.

Per dare qualche numero:

- 95 milioni di europei hanno utilizzato ad aprile '06 i search engines, pari all'80% della popolazione online europea.

- la Search audience europea è cresciuta del 13% rispetto a 12 mesi prima

- Google domina anche in Europa, ma la metà degli utenti utilizza comunque più di 1 motore;
Google ha una reach in Europa pari al 70,9%, Msn search del 16,5% Yahoo! search del 13,9%. E' il motore di ricerca numero 1 in tutte le nazioni europee.

In Italia la Search penetration è del 78%; il valore più alto in Europa è quello della Francia con l'85%, seguito da UK con l'84%, e dalla Spagna con l'83%.

Complessivamente, in Europa si cerca ancora meno che negli USA: mediamente, negli Stati Uniti gli utenti passano 43 minuti ogni mese su un motore, in Francia 39’, negli UK 33’, in Italia 32’, in Germania (valore sorprendentemente basso) 27’.

Gli italiani guidano la classifica del numero di utenti che ha impostato la search di Google come homepage: ben il 21%, pari a 3,6 milioni di utenti ad aprile 2006. Altra nota curiosa sugli italiani che utilizzano i motori: l’11% utilizza i motori per navigare, inseriscono cioè la URL che vogliono raggiungere (www.+ indirizzo) nel box di ricerca anzichè nel browser.

Nota: rileggendo questo mio intervento, prima di pubblicarlo, mi rendo conto di come sia curioso, nell'ultimo paragrafo, aver dovuto specificare "la search di Google" relativamente alla homepage predefinita. Curioso perchè mi viene sempre in mente un'affermazione di qualche anno or sono di Brin e Page, (qualcosa di simile a) "il nostro focus sarà sempre solo sulla ricerca".

17.5.06

Click fraud?

Tratto dal pannello adwords di una campagna che il mio team ha in gestione (il dato si riferisce alla giornata odierna ed è relativo ad un singolo gruppo).











Come non sospettare?:-)
Vedremo se poi questi click saranno effettivamente fatturati o saranno stornati.
Di certo il sistema "artigianale" di questa fabbrica dei click dovrebbe consentirne una facile identificazione. Ma non si può mai dire...

Don't be evil, Dilbert

I motori di ricerca compaiono in questi giorni anche nelle strip di cui è protagonista Dilbert, il celebre impiegato frutto della matita di Scott Adams.
Poteva Adams non ironizzare sul celebrato/famigerato "don't be evil"? :-)



Le vignette, aggiornate quotidianamente, si possono leggere su dilbert.com.

10.5.06

Della fretta di scrivere sul SEM di molti blogger

Sono in molti a lamentarsi che i blog sul search marketing sono frequentemente un semplice riprendere le news del mercato, giusto per far vedere "che sono anch'io sul pezzo".
Quello che frequentemente capita è che, nella fretta di volerne comunque scrivere, si prenda la prima fonte che si ritiene attendibile e si posti pari pari, senza provvedere ad un minimo di verifica critica (si suppone che la veridicità sia già stata oggetto di verifica dell'autore cui si prende ispirazione). Con risultati a volte imbarazzanti.
E' il caso di expedia.fr.
La versione francese del celebre sito di viaggi è finita nell'occhio del ciclone per una serie di post, quello di SEOblackhat tra i primi, perchè pagine poste su un sottodominio di expedia.fr dominavano (uso il passato perchè sia Google che Expedia sono intervenuti in tempi brevi) le pagine di risultati per chiavi di ricerca quali "buy viagra", "buy cialis" e via elencando. Quale è stata la prima, semplicistica conclusione di questi blogger? Che Expedia sfruttasse il valore della propria URL agli occhi di Google per spammare in settori dove le revenues da affiliazione hanno parecchi zeri.
E, naturalmente, centinaia di blog e forum in tutto il mondo (Italia ovviamente inclusa), più o meno autorevoli, senza verificare hanno ripreso pari pari la notizia, dando inizio al "linciaggio morale" (o agli "sfottò") di Expedia.
Avendo seguito la vicenda sia per lavoro che per interesse personale, dei molti blog che ho letto ne ho trovato solo uno, Imlog, che riportava le cose effettivamente come stavano (forse perchè l'autrice di quel post conosce il business di Expedia molto bene?;-)
"Non sapendo il francese, non potevo verificare" è stata per molti la scusante, che poi scusante non lo è affatto (anzi).

Cos'è in realtà successo? E' successo che Expedia Francia, recentemente, ha deciso di lanciare l'opportunità per i propri visitatori, clienti e non, di aprire (gratuitamente ed in tempo reale) un blog di viaggi; una buona idea di marketing e di fidelizzazione, se non fosse che non hanno tenuto conto di una serie di dettagli, come quello di verificare le richieste di apertura di blog per evitare di diventare vittima di affiliati senza scrupoli, che non cercano altro per creare siti con cui "spammare" i motori. Cosa che poi è puntualmente avvenuta.
Inutile dire che in Francia si sono accorti della cosa solo quando sono arrivate le prime "frecciatine", decidendo di "piallare" tutto senza troppi ripensamenti (tutti i blog sono stati di fatto temporaneamente chiusi ed i contenuti azzerati).

Questa situazione ha evidenziato una volta ancora la potenza dei blog, efficaci (e, a volte, anche pericolosi) strumenti di comunicazione ma anche di persuasione (prima o poi se ne renderanno conto anche le aziende). Quello che a volte i lettori dei blog dimenticano è di prenderne i contenuti sempre con spirito critico. Solo perchè è scritto su un blog, insomma, non è detto corrisponda sempre a verità.

3.5.06

Il SES come non ve lo hanno raccontato

Mitico Giorgiotave, che così sul suo forum ha riassunto una delle sessioni più discusse dell'ultimo Search Engine Strategies:-)
(Clicca sull'immagine per ingrandirla).
SES Milano 2006: quello che pensavano i partecipanti al forum sui risultati organici. Clicca sull'immagine per ingrandire

Il pubblico, nel rispetto del D.lgs. 196/2003, è giustamente di spalle e tutelato della propria privacy.
I relatori sono invece visibili e facilmente (ehhhmmm) riconoscibili visto che, per salire su quel palco, hanno venduto l'anima, e questo è il minimo che gli possa toccare;-)

1.5.06

Search Engine Strategies Milano - qualche considerazione (lungo)

Trascorso il sabato a Venezia per il matrimonio di Gaia e la domenica a portare avanti l'arredamento della mia nuova sistemazione milanese (all'Ikea non si scappa:-), stamattina ho finalmente trovato il tempo di dare un'occhiata ai feedback su questa prima edizione italiana del Search Engine Strategies.
Di seguito espongo anch'io qualche considerazione, indossando sia i panni dell'appassionato search marketer, sia quelli di imprenditore del settore.

Considerazioni personali
- Lo confesso, è stato strano dire "vado al Search Engine Strategies" e poi limitarmi a prendere un taxi o la metropolitana per arrivare alla sede dell'evento. Ho partecipato in precedenza, cominciando nel 2000, a 16 edizioni del SES (3 volte a NY e Chicago; 2 volte a Dallas, Londra, Monaco di Baviera e San José; 1 volta a Boston e Stoccolma), e quella più vicina era Monaco (meno di 3 ore d'auto da Brunico). Un'edizione italiana ci voleva proprio, insomma:-)
Ho sempre ammesso che un evento come il SES è fondamentale nella vita di un search marketer, non tanto per quello che puoi imparare nelle sessioni (qui dipende dal grado di preparazione con cui uno si avvicina all'evento), quanto per la possibilità di vedere come gira questo mondo, di capire che ci sono persone che non necessariamente vedono questo settore come lo vedi tu, per capire che c'è sempre l'opportunità di migliorare.
Per questa ragione ho voluto che tutto il mio staff (tranne il famigerato terzo socio di Sems, Manni, che non si schioda da Brunico manco con le cannonate:-) vi prendesse parte. E credo che in parte questo abbia fatto piacere anche a molti forummisti di Giorgiotave.it, che hanno così avuto ad esempio modo di conoscere Low e le sue famigerate colleghe:-)

- Da un punto di vista della "spettacolarità", la location è stata all'altezza: il Westin è facilmente raggiungibile, lussuoso quanto basta (tanto da far credere a qualcuno che quello del search marketing sia un mondo dove i soldi piovono dal cielo:-). Buono anche il pranzo nei due giorni, mentre per il caffè è sempre meglio andare in un bar...
I lati negativi del Westin li elenco però più avanti, indossando i panni dell'imprenditore.

- Qualità delle sessioni: confesso di aver seguito solo quelle in cui ero relatore ed in parte quella in cui Gaia presentava i dati della survey SEMS/Nextplora. Non posso quindi esprimermi in merito alle altre. Per quanto riguarda i miei interventi, ho ricevuto commenti positivi e letto critiche negative (più i primi che le seconde, al momento:-); aspetto comunque di vedere dagli organizzatori quale è stato il giudizio complessivo di coloro che hanno compilato il form di valutazione, per vedere se è ora che io vada in pensione e smetta di parlare agli eventi:-)
Scherzi a parte, trovare un argomento i cui temi siano interessanti per tutti, specie se hai solo 10 o 15 minuti di tempo, non è facile. Io mi sono concentrato sull'evidenziare quelli che sono i principali errori che le aziende fanno quando si avvicinano al search marketing, sia in campagne internazionali che nella misurazione dei risultati. Un tema sul quale, a giudicare da quello che vedo sul mercato, continuerò a stressare ancora a lungo:-)

- Il networking è stato il punto di forza dell'evento. Da una parte ho finalmente potuto scambiare chiacchiere, commenti e prospettive "faccia a faccia" con persone che solitamente sento per telefono, email o IM; dall'altra ho avuto modo di conoscere anche molte persone in gamba tra i frequentatori dei principali forum e/o tra quanti mi conoscono per gli articoli che ho scritto, per i passati eventi in cui ero relatore o per il semplice fatto che sono il "boss" di Low e delle sue colleghe (per Enrico & co.: è stato uno dei principali complimenti che mi hanno fatto in questi due giorni;-)
Mi sarebbe piaciuto avere più tempo a disposizione per scambiare più chiacchiere o per partecipare maggiormente agli eventi serali, ma i problemi avuti con gli organizzatori hanno sottratto tempo prezioso.

- Ringrazio quanti mi hanno fatto i complimenti per i miei interventi al SES, per il lavoro che porto avanti a supporto della crescita di questo mercato in Italia (ricerche, articoli e quant'altro) e via elencando.
Il complimento che mi ha colpito di più è stato quello di Lukas sul forum di Giorgiotave:

sopratutto Marco Loguercio che è uno dei pochi che potrebbe "tirarsela" ma è uno dei pochi che non se la tira


che è un po' quello che mi dice sempre Daniela in ufficio ("potresti tirartela di più, capo":-)
Però non vedo per cosa "dovrei tirarmela", se non per la fortuna di poter fare il lavoro che mi piace e che mi appassiona oggi più di quando ho cominciato, circondato da colleghi che hanno il mio stesso entusiasmo e con il quale è un piacere lavorare.

- La passione: è piaciuto moltissimo anche a me il post di Paola e Salvatore (in stretto ordine alfabetico:-) sul loro blog, dove la passione fa la differenza.
E' vero, in questo campo devi realmente essere appassionato del tuo lavoro per poterti evolvere, per stare dietro ad un settore in cui l'evoluzione è frenetica, dove di fatto nulla è uguale a quando ho mosso i primi passi nel SEO, nel lontano 1996, ma dove i cambiamenti sono stati frenetici anche rispetto all'anno scorso, a due o tre anni fa...
Ed è proprio la passione di chi le guida o di chi vi lavora che differenzia le agenzie SEO/SEM da quelle realtà (ad es. le centrali media) che si sono buttate in questo settore unicamente dopo aver visto che vi circolavano ingenti quantità di denaro, e le cui mosse sono sempre (in fondo) orientate al proprio profitto.
Ricordo ancora, negli aperitivi milanesi del 2000 (anni in cui a farla da padrone erano il banner e, in tono minore, l'email), i sorrisini dei miei interlocutori quando raccontavo loro che mi occupavo di motori di ricerca, o lo scetticismo (degli altri) che circondava nel 2002 (anni bui per Internet) la nascita di Sems, mentre altre agenzie si ridimensionavano o chiudevano i battenti lasciando gente per strada.
Da qualche anno noi search marketer ci godiamo finalmente le luci della ribalta; parafrasando Figaro ne "Il barbiere di Siviglia", ora tutti ci cercano, tutti ci vogliono;-)

- Il mio nuovo libro: non mi immaginavo che così tanta gente fosse interessata al mio nnuovo testo sul search marketing.
Per un errore di stampa, al SES sono stati distribuiti volantini senza lo sconto del 20% che avevo preannunciato; con qualcuno sono riuscito a scusarmi di persona per il disguido, invito gli altri a seguire questo blog o ad iscriversi allo alert sul sito per essere aggiornati sulla questione.



Considerazioni da imprenditore e CEO di Sems

- Location: il Westin non si è rivelato adatto per un evento andato oltre le aspettative degli organizzatori. L'area espositiva non era adatta ad offrire il giusto spazio agli espositori, molti dei quali si sono di fatto trovati fianco a fianco (alla faccia della privacy nel new business:-)
Si passava poi dal caldo di alcune sale al gelo di altre, sensazione non propriamente piacevole.

- Organizzazione: ho avuto più volte la sensazione che Incisive abbia trattato molte delle aziende espositrici e sponsor di questo SES italiano come aziende di serie C. Specie chi, come Sems, ha firmato in anticipo il contratto di sponsorship, se ne è viste combinare di tutti i colori in questi mesi, e la comunicazione da parte degli organizzatori è stata decisamente insufficiente: dalla data dell'evento ai coupon sconto, dai servizi accessori alla location (ometto commenti sulle traduzioni)... insomma, Incisive deve rivedere molti aspetti dell'organizzazione.
Il tutto ovviamente a costi altissimi. Noi, con lo stesso budget, avremmo potuto monopolizzare un'intera area dello scorso IAB Forum:-)
Spero molto nella frase con cui Tim Walsh, commercial director di Incisive, mi ha salutato giovedì scorso: "ci sarà presto un referente in Italia per questo evento anche per quanto riguarda l'organizzazione". Speriamo.

- Presenza delle aziende: ci sono? Non ci sono? Non sono solo io a pensare che non basti avere il nome di un'azienda sul cartellino per poter dire "quell'azienda è presente al SES".
(Ricordando che qui parlo da imprenditore) uno degli obiettivi del SES nei confronti delle aziende è quello di arrivare a parlare con il cosiddetto "C-level" o, quantomeno, con gli "influencer", coloro che sono in grado di sposare e portare avanti la causa del search marketing nell'azienda per cui lavorano.
Di referenti in grado di decidere, all'interno di un'azienda, al SES ne ho visti veramente pochi (e molti di quei pochi già clienti di Sems...); molti assenti perchè in ferie, altri perchè ignari dell'evento, altri ancora perchè senza invito gratuito non si spostano dall'ufficio... insomma, da questo punto di vista questa prima edizione ha sofferto parecchio.
Una delle ragioni, come ho dichiarato a DailyNet (dichiarazione che Pierre Naggar ha poi ripreso anche sul blog di Mauro), è stata quella di una comunicazione dell'evento fatta attraverso un ristretto numero di media, escludendo di fatto tutti quelli che invece comunicano più direttamente a chi decide (es. Il Mondo, Panorama Economy, Il Sole 24 Ore e via elencando) e che parlano meno frequentemente di search marketing.
Sarebbe servito? Penso proprio di si, e porto un esempio: quando, verso la fine di Marzo, 'Il Mondo' ha riportato un articolo sulla nuova business unit di Sems dedicata al mobile search, ho avuto più feedback e contatti di quanti ne abbia avuto nelle settimane in cui il comunicato è stato diffuso nel solito circuito letto da noi operatori del settore. C'è fame e sete di SEM, solo che magari molti non sanno ancora di essere affamati ed assetati...

- Gadgets: ringrazio (e giro i complimenti a Lina, visto che se ne è occupata lei) tutti coloro (tra questi Miriam e Mauro) che sono rimasti entusiasti dei gadget che abbiamo distribuito all'evento (il frisbee, i post-it). In effetti, neanche ci fossimo organizzati tra noi, la borsa omaggio è stata veramente all'insegna del balneare, tra la borsa spiaggia di E3, il nostro frisbee, il portachiavi apribottiglie di Ad Maiora, la t-shirt del SES... mancavano solo le ciabatte, il telo mare e l'abbronzante e poi eravamo a posto per fare il 1. maggio al mare:-)

- last, but not least, il buon Mauro Lupi: lo conosco da tanti anni, ormai, e già nel 2001 lo sentivo sognare un'edizione italiana del SES. Essere co-chairman di questo evento non era facile, viste le aspettative del settore, e su molti aspetti magari io personalmente avrei fatto in altro modo.
Ma come per il CT della nazionale sarebbero milioni gli italiani che si reputano meglio di Lippi, io non posso che fare i complimenti a Mauro visto che, malgrado tutto e tutti (le beghe interne non sono mancate, ma Mauro ha saputo gestirle;-), a livello di contenuti il SES si è meritato un voto anche superiore al 7+ autoassegnatosi dal buon Lupi. Impossibile accontentare tutti, questo è scontato, ma sono sicuro che Mauro si è segnato tutti i punti su cui lavorare per una seconda edizione ancora migliore. E se per caso non lo avesse fatto... beh, alla prossima riunione del comitato USER non mancheremo di sottolineare su cosa lavorare;-).

Questo è quanto. Se dovesse venire in mente altro... lo aggiungerò:-)

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