31.3.05

I pesci di aprile di Google

Nel 2002 decisero di rivelare il Pigeonrank, l'eccezionale algoritmo che rende Google il miglior motore di ricerca al mondo, e molti grandi quotidiani ed agenzie di stampa (in Italia l'ADNKronos) diedero ampio risalto alla notizia. Era tutta una balla.
Lo scorso anno annunciarono Gmail, un innovativo sistema di posta elettronica con ben 1 GB di spazio a disposizione. In molti dubitarono (Google che si occupa di qualcosa che non e' strettamente legato al search?), invece era tutto vero.
Cosa si inventeranno quest'anno in Google per il 1. di Aprile?

29.3.05

Google acquista Urchin

Nel 2003 Overture acquisto' Keylime Software, per entrare nel ricco mondo dei web analytics nonche' per completare anche con una piu' avanzata soluzione di post click tracking (la Marketing Console) i propri listing a pagamento.
La mossa all'epoca non piacque molto a Google, visto che con la Marketing Console si potevano tracciare in maniera piu' approfondita anche le campagne AdWords.
Ora, a due anni di distanza, Google risponde ad Overture (ed all'entrante MSN, la cui piattaforma di link sponsorizzati sembra essere caratterizzata proprio dai numerosi dati a disposizione per gestire una campagna) con l'acquisto di Urchin, produttore di soluzioni di analisi quanti/qualitativa del traffico di un sito, disponibili sia come software per l'analisi dei file di log, sia come soluzione on demand. Con Webtrends e Clicktracks e' tra le soluzioni piu' note ed utilizzate dai search engine marketers.
Vedremo come Google mettera' a disposizione dei propri inserzionisti le soluzioni Urchin: difficilmente le offrira' gratuitamente come ha fatto con altri prodotti. Piu' probabile che lo offra opzionalmente come soluzione avanzata o che sviluppi una soluzione a meta' tra il tool di tracking gratuito che attualmente offre e le soluzioni commerciali di Urchin.

28.3.05

Un salto indietro nel 2000

Sistemando il mio inseparabile laptop, mi sono imbattuto questo pomeriggio in un file .zip che neanche ricordavo piu' di avere, contenente le presentazioni ed i documenti distribuiti al Search Engine Strategies del novembre 2000 a Dallas (una vita fa, se pensiamo alla velocita' con cui continua ad evolversi questo settore).
Non ho resistito alla tentazione di rivedermi tutte le presentazioni (poche, anche perche' all'epoca il SES si articolava su una sola giornata, non come le 4 degli appuntamenti statunitensi attuali), ed ecco i principali punti che mi hanno colpito:

- AvenueA che spiega senza giri di parole come si fanno le doorway pages, quando conviene farle visibili e quando invisibili (con redirezioni client side o server side).
Credo che il termine "doorway pages" sia stato bandito dai "guru" statunitensi del search marketing da almeno 3 anni (il fatto che poi continuino a farle non e' significativo;-)

- Dana Todd e Catherine Seda di SiteLab che spiegano come acquistare link sponsorizzati su GoTo.com (ora Yahoo Search Marketing Solutions, ma piu' noto con il nome intermedio di Overture). Le due sottolineavano gia' all'epoca come, nonostante il bid minimo fosse di 1 centesimo di Dollaro, gia' occorresse fare attenzione a non strapagare la prima posizione (portando esempi di click pagati oltre 2 dollari e mezzo! Ricordo che sto parlando dell'anno 2000, non del 2005).
Da notare come le due indichino alla fine anche una soluzione gratuita per ottenere tanti link: diventare editor di DMOZ.org. Commento che neanche all'epoca gli editor di Dmoz gradirono molto (poi vale lo stesso discorso che ho fatto tra parentesi per le doorway pages;-).

- Sempre Dana Todd e Catherine Seda "stressano" molto sul concetto del "misurate oltre il click". In Italia, per molti inserzionisti, e' ancora fantascienza.

- Un'intera sessione dedicata al cloaking, tenuta da John Heard, uno dei "guru" del IP delivery.

Certo, il settore in questi 5 anni si e' evoluto molto, ma se guardo ai relatori dell'epoca, i nomi sono in buona parte anche quelli attuali (Sullivan, Thurow, Todd, Seda, Simmonds, Johnson, Clay, Whalen, Lloyd Martin, Coll, Boser...).
Si e' evoluto invece il target che partecipa all'evento: nel 2000 a farla da padrone erano i webmaster e gli specialisti SEO, con la conferenza dal taglio molto tecnico e pratico (vedi sessione sul cloaking).
Ora invece predominano i responsabili marcomm aziendali, i titolari di piccole e medie imprese, i responsabili delle agenzie SEO e dei centri media (questi ultimi a a New York soprattutto) ed il taglio della conferenza e' piu' sul "cosa posso comprare dai motori? Cosa posso comprare dalle agenzie?".

Vita dura in Francia per Google

Che i francesi siano da sempre abbastanza combattivi nei confronti degli stranieri che vogliano farla da padroni in terra di Francia e' risaputo: dai personaggi dei fumetti (ma qualcuno dice basati su personaggi realmente esistiti) come Asterix ed Obelix, che prendevano a ceffoni intere legioni romane, a quelli reali come Giovanna d'Arco, capace di risollevare le sorti della Francia dal rischio di dominazione inglese, per arrivare alla stessa lingua francese, sempre restia ad accettare parole straniere.
Di questo si sta accorgendo anche Google che, amato in tutto il mondo, in Francia viene visto sia come eccezionale motore di ricerca, ma anche come possibile "cavallo di Troia" dell'imperialismo statunitense nel mondo.

Ecco cosi' che proprio dalla Francia parte la risposta alla "biblioteca universale di Google"(Google Print Library Project), nel timore che la biblioteca di Google possa condizionare il sapere delle generazioni future ("Non voglio che la Rivoluzione Francese sia raccontata solo da libri scelti dagli Stati Uniti" la frase di Jean-Noel Jeanneney, responsabile della Biblioteca Nazionale di Francia).
Ed e' in Francia che il sistema pubblicitario di Google, Adwords, rischia seriamente di compromettere l'eccezionale crescita che lo sta caratterizzando in questi anni: sarebbero ben una quindicina le denunce pendenti in Francia sulla testa del motore americano, soprattutto per l'eccessiva facilita' con cui le aziende possono acquistare su Adwords, come parole chiave da abbinare ai propri annunci, brand della concorrenza.
A promuovere queste cause, brand come Accor ed il polo del lusso LVMH (leggi: Louis Vuitton, che a febbraio ha vinto la propria causa), ma anche player piu' piccoli.
Intanto il titolo di Google al Nasdaq da diverse settimane e' in flessione: dopo aver raggiunto il massimo ai primi di febbraio '05 con 216 Us$ ad azione, attualmente naviga a quota 180 Us$ circa.
Molti analisti, considerando anche tutte le cause pendenti, danno comunque ancora come target price 230Us$: nessun grande problema all'orizzonte, quindi?

27.3.05

Non vivo di soli motori (di ricerca)

Capita che anche la domenica di Pasqua la si passi davanti ad un computer, per recuperare un po' di lavoro o per leggere con calma le ultime novita' del settore.
E capita anche che su un sito dove ti aspetti di leggere di search marketing (per la cronaca: quello di Gary Stein, analista di Jupiter Research, anche lui grande appassionato di ciclismo come il sottoscritto), trovi invece un post dedicato ad una scoperta che mi cambiera' la vita: un canale online che trasmette tutto il giorno ciclismo:-)
Si tratta di cycling.tv, la soluzione che mi consentira' di poter seguire (spero:-) Giro e Tour in diretta dal mio laptop.
Tra l'altro, quando si dice "profilazione del target": gli unici banner e bottoni che guardo e (frequentemente) clicco sono proprio quelli che vengono pubblicati sui siti di ciclismo; ogni tanto li visito alla ricerca di informazioni sui risultati conseguiti da quelli contro cui correvo nei miei trascorsi di dilettante su strada o nel MTB.
Qualcuno ha anche fatto strada: Paolo Bettini, Ivan Basso, Dario Cioni, Cadel Evans...

18.3.05

Siamo il solito peso mosca (ma forse non piu' di tanto)

Forrester ha pubblicato nei giorni scorsi un forecast sullo scenario europeo del search engine marketing da qui al 2010.
UK come sempre "ueber alles" a livello di investimenti in SEM, con la Francia che si presenta come la seconda forza, scalzando una Germania incapace di tenere il ritmo dei battistrada. Si parla bene anche di Paesi Bassi e Svezia.

E l'Italia?
Beh, inevitabile la mia delusione quando ho letto "The remaining Western European countries will contribute just 4% of search engine marketing spend in 2005, with little change to their contribution by 2010... In countries like Italy, online advertising is seeing a recovery, but marketers have been slow to embrace search engine marketing."

Ok, lavoreremo perche' le cose cambino;-)

Integrazione successiva: mi sono studiato meglio i dati e le prospettive riguardanti l'Italia secondo Forrester. In base a quella che e' la mia conoscenza del valore di questo mercato ed a quello che ha stimato lo IAB Italia per il keyword marketing nel 2004, Forrester ha "cannato di brutto" sia il valore del nostro mercato lo scorso anno, che le prospettive di crescita.
I numeri esatti ovviamente non li conosce nessuno, ma se Layla Pavone (presidente e voce di IAB Italia) ha recentemente dichiarato che il mercato italiano del keyword marketing (escluso quindi il SEO) e' valso nel 2004 12 milioni di Euro, ed a questo aggiungiamo quello che io stimo si sia investito in SEO l'anno passato... beh, il valore attuale del mercato italiano, di fatto, e' gia' oggi superiore a quello che Forrester stima per il 2010.
Lontanissimi, si, da UK, Francia, Germania e Paesi Bassi, ma allo stesso livello della Svezia. Ammesso che le stime per questi paesi siano attendibili.

17.3.05

Microsoft innova nel kw advertising

La risposta di MSN ad Adwords e al precision match di Overture/Yahoo SMS sembra nascere sotto i migliori auspici: da quanto si e' potuto vedere nelle anteprime e capire dai commenti dei principali addetti ai lavori, la nuova piattaforma consentira' finalmente all'inserzionista di avere una mole di dati sufficientemente ampia da poter utilizzare per il fine tuning della campagna. Mole di dati che attualmente ne' Google, ne' Overture (a meno di non ricorrere alla opzionale Marketing Consolle) ne' Espotting offrono.
La notizia non puo' che far piacere a chi, come me, e' fissato (spesso al limite dell'ossessione:-) con il voler conoscere anche il piu' piccolo dettaglio sull'andamento di una campagna (spesso sono proprio i dettagli a fare la differenza;-), ed arriva ad utilizzare anche piu' di uno strumento (uno o piu' log file analyzer, tool di roi tracking...) pur di avere quante piu' informazioni possibili da poter utilizzare per il fine tuning.
Non che questi strumenti diventeranno superflui, su MSN AdCenter, ma probabilmente (mi auguro: ovviamente potro' avere conferma solo quando avro' modo di provarla) non saranno piu' cosi' indispensabili...
Non ho mai nascosto di non amare particolarmente alcuna delle tre piattaforme attualmente disponibili in Italia, per il fatto che, alla fin fine, hai solo i dati che i network vogliono farti avere (nella maniera che consenta loro anche di poter condizionare alcune tue scelte), con i quali difficilmente puoi dire "sto gestendo nella maniera piu' perfomante e remunerativa il mio budget".
Perche' MSN dovrebbe sfuggire quindi a questa regola? Non certo perche' Bill Gates, che piaccia o non piaccia, e' anche noto per essere uno dei piu' munifici benefattori in circolazione. Semplicemente perche' Microsoft, da questo punto di vista, guarda piu' avanti rispetto ai suoi concorrenti attuali: mettere l'advertiser nelle migliori condizioni di poter gestire il suo budget significa, per il motore, guadagnarci di meno oggi, ma conquistare col tempo sempre piu' la fiducia degli inserzionisti, portandoli ad incrementare i budget ed allargando il proprio mercato.

Il nuovo MSN andra' infine a togliere spazio a Google o a Overture?
In una sessione del recente Search Engine Strategies di New York, Danny Sullivan ha chiesto all'affollatissima sala quanti, tra i presenti, avrebbero provato il nuovo network e, di seguito, quanti avrebbero comunque continuato ad utilizzare anche Overture e Yahoo. La quasi totalita' di quanti hanno risposto (veramente tanti) ha alzato la mano ad entrambe le domande. Un panel poco significativo, ma comunque indicativo di una cosa: questi network sono complementari, quando il fine e' presidiare in maniera efficace il proprio marketplace.

15.3.05

Arriva il "banner segugio"?

Non sono mai stato particolarmente attratto, anche quando ho lavorato nel piu' grande centro media online italiano, dai banner.
Non li ritengo inutili, tutt'altro, ma si sta decisamente esagerando con la loro invasivita'.
Per questo non mi ha sorpreso piu' di tanto leggere che, tra i tanti esperimenti che stanno compiendo per trovare il banner "che non puoi non cliccarci sopra" (sigh!), c'e' anche quello del "banner segugio", banner che si aggancia al puntatore del mouse e, ovunque voi lo muoviate, il banner ne segue la scia sovrapponendosi ai contenuti di vostro interesse. Di un fastidio unico, insomma. Speriamo non passi.

Accade anche questo

L'episodio mi e' tornato in mente qualche sera or sono, in un intervento che ho tenuto sul tema "search engine marketing" nella sede del Sole 24 Ore, e merita di essere raccontato visto che, tanto per cambiare (sono monotono:-), ci sono di mezzo i motori di ricerca: un facoltoso imprenditore lombardo trova attraverso i motori, sul sito web di una concessionaria della mia Brunico, un'Alfa 166 V6 di seconda decisamente "appetibile".
Troppo appetibile per lasciarsela scappare. Per questo fa preparare il proprio elicottero e si mette in viaggio, per atterrare (tra la sorpresa dei passanti) nel parcheggio limitrofo alla concessionaria.
Acquistata l'auto, se ne torna subito in Lombardia per proseguire nei suoi affari.
Inutile dire che l'evento, per un paesino come Brunico, ha fatto notizia, tanto da finire (con tanto di foto di titolare della concessionaria, facoltoso lombardo, auto ed elicottero) in un settimanale locale, dove io ho letto la storia.
Potenza dei search engines.

11.3.05

Recruitment

Dopo un anno di interviste, colloqui, letture di CV piu' o meno attinenti alle posizioni aperte in Sems (quasi incredibile da raccontare: ci hanno mandato il Curriculum Vitae, dopo aver visto che ci occupiamo di "motori" ed abbiamo come clienti anche due importanti case automobilistiche, anche due meccanici), finalmente siamo riusciti a concludere il nuovo round di assunzioni.
Non e' facile trovare gente in gamba, e quanti hanno un po' di competenze, fanno piu' soldi a fare gli affiliati che non a fare i dipendenti:-)
La speranza e' che queste persone non si annoino troppo presto, alle continue prese con l'analisi ripetitiva di dati di traffico, conversioni, latenza, azioni, CPA... E dire che c'e' sempre chi pensa che l'unica cosa che noi facciamo e' seguire l'evoluzione degli algoritmi dei motori; cosa importante, ma non e' l'unica.

Visti da vicino

Andare alle conferenze oltreoceano e' l'occasione per incontrare gente di cui magari hai sentito a lungo parlare, o dei quali ricevi da anni la newsletter. Ma che magari non sai neanche come sono fatti.
Una delle newsletter cui sono abbonato da piu' tempo e' il "Web Digest for Marketers" di Larry Chase, il cui primo numero che ho nel mio archivio di Outlook risale al novembre 1999 (non butto proprio via nulla:-)
Ebbene, in una delle sessioni della prima giornata newyorkese del SES il buon Larry ha trovato il coraggio di rivolgermi la parola per mandarmi a quel paese (probabilmente gli impallavo la vista: ero infatti seduto davanti a lui).
Un'emozione unica, maggiore di quando ho conosciuto a Milano Brin e Page, da raccontare in futuro ai nipotini davanti al caminetto nelle fredde serate altoatesine... o forse nelle calde serate messicane? Chi conosce mia moglie sa cosa intendo;-)
Ps: Larry, sei molto piu' bello nella foto pubblicata sulla tua newsletter che dal vivo (ammesso che in foto sia tu;-)

Ricerca sull'utilizzo dei search engines in Italia

Nei giorni scorsi, assieme a Nextplora, ho cominciato a lavorare alla seconda edizione del survey sull'utilizzo dei motori di ricerca da parte dell'utenza italiana online. Chi fosse interessato a ricevere gratuitamente l'executive summary, non deve fare altro che compilare il form sul sito www.sems.it.
Appena pronto, non manchero' di inviarlo a chi ne avra' fatto richiesta.

Amarcord

Yahoo ha festeggiato 10 anni di vita, nei giorni scorsi. La cosa non mi avrebbe colpito piu' di tanto (con tutto il rispetto per Yahoo, of course) se non fosse che, nel corso della celebrazione dell'evento al Search Engine Strategies di New York, alla presenza di uno dei due co-fondatori, hanno proiettato una delle prime homepage di yahoo.com. Sono tornato con la mente al 1995, quando anche io, all'epoca facevo il giornalista, scoprii il magico mondo di Internet grazie ad uno dei floppy disk di Video On Line che consentivano di accedere alla Rete (il browser stava in un floppy... era veramente un altro mondo:-).
Ovviamente rispettai in pieno il dato di una statistica americana della fine anni '90, che volevano il 90% della popolazione maschile andare a visitare, tra i primi siti al di fuori della homepage di default, playboy.com.
A yahoo.com arrivai per caso, leggendone una recensione su una rivista che ora non ricordo. Siti italiani all'epoca presenti sul web? Pochi, veramente pochi. Siti italiani all'epoca recensiti su Yahoo? Mi sembra proprio nessuno, ma e' anche vero che eravamo proprio agli albori ed il sottoscritto non navigava neanche piu' di tanto, visto il lentissimo modem che utilizzavo all'epoca sul mio pc portatile (processore Intel 386 e memoria ram in quantita' ridicola).
E' comunque bastato quel poco per far scattare in me la passione per Internet; passione che, qualche anno piu' tardi, sarebbe diventata il mio lavoro.

Ps: mi e' capitato recentemente di leggere sul sito di uno dei tanti sedicenti "guru" del web marketing italiano un articolo contenente la frase "esperienza frutto di 15 anni di utilizzo dei motori di ricerca". 15 anni? Ok che gli anni passano, ma il buon Altavista, il motore con cui il personaggio in questione ha cominciato, di anni ne ha appena una decina. Aliweb.com, che si autoproclama "the oldest web search engine", e' del 1993, Lycos del 1994.

Ritorno al blog

Ok, e' vero che sono stato piu' volte definito "workaholic" tanto da mia moglie quanto dai miei genitori (siamo arrivati quasi al punto che devono prendere appuntamento per vedermi:-/ ), ma sono rimasto realmente sorpreso quando, ritornando su questo blog, mi sono accorto che la data dell'ultimo mio post era... 9 febbraio!
Di fatto e' volato un mese senza quasi accorgersene (quantomeno io), tra continui impegni di lavoro, la trasferta di New York per il Search Engine Strategies, qualche sfortunato problema familiare...
Chiusa questa breve parentesi, non sono mancati comunque in quest'ultimo mese grandi spunti di riflessione e novita' nel mondo dei motori di ricerca, che vedo di riportare un po' alla volta in questo mio spazio sul Web.

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