28.7.08

> 1.000.000.000.000

Oltre mille miliardi. Tante sarebbero le URL di cui Google è a conoscenza nel mare magnum del Web, anche se solo una minima parte finisce poi effettivamente nell'indice ed una parte ancora minore viene proposta tra i risultati che fanno seguito ad una ricerca.
Riporto questo dato solo per far capire meglio a coloro che vorrebbero migliorare la visibilità nei motori del proprio sito al fine di incrementare traffico e business, in un web che -tra contenuti istituzionali, news, user generated content e spam vario- cresce di miliardi di documenti ogni giorno, che c'è bisogno d'impegno nella creazione di contenuti di valore, che accontentino i motori ma soprattutto gli utenti target.
Perchè ancora oggi non manca chi crede che i SEO abbiano la bacchetta magica (o, meglio, che conoscano infallibili trucchi) per posizionare in testa a Google siti magari composti da una sola pagina, magari per di più in Flash, e magari senza neanche poter toccare il sorgente.
In questi casi la mia risposta è una sola: Adwords.

22.7.08

Search marketing e brand awareness

Lo smarcare il search marketing come uno strumento valido unicamente in ottica direct response è una delle attività che da anni gli addetti ai lavori del mondo SEM cercano di portare avanti sia attraverso iniziative legate alle singole agenzie, sia a livello di associazioni (la prima che viene in mente è SEMPO, ma forse anche lo IAB nelle country più avanzate sull'online).
Non che questa attività abbia finora avuto chissà quali esiti positivi, ma non perchè SEO e link sponsorizzati non siano utili anche per attività ad esempio di branding, bensì perchè ancora oggi mancano le metriche ideali per misurare l'impatto che il search marketing può avere nella costruzione, nel rafforzamento e nella difesa di una marca.
Su Online Meda Daily di Mediapost ho appena terminato di leggere della recente ricerca di Google Brand Value of Search.

"Typically, ROI models for search don't give any value to a search impression, but this study finds that there's brand value in a search impression, particularly in top-of-mind awareness and purchase intent," said Kevin Kells, Google's CPG Industry Director.


Per i dettagli sulla ricerca ti rimando all'articolo in questione. Per quanto riguarda la mia opinione, concordo con quanti sottolineano che solo con i motori di ricerca non si possa creare da zero un brand di successo (di tentativi, in tutti questi anni, ne sono fatti parecchi, ma senza esiti particolari), mentre è stato dimostrato in questi anni da diversi studi in tutto il mondo, tra i quali anche quello di Sems in Italia, come il comparire tra i risultati di ricerca per una keyword attinente al proprio business rafforzi nell'utente la percezione di quell'azienda come leader di settore.
Senza contare che, come evidenzia l'edizione 2008 della survey di Sems, sono proprio le informazioni che gli utenti, dopo una ricerca, trovano sul sito del produttore quelle che maggiormente influenzano le opinioni, le scelte e gli acquisti. Dove tanto più è già noto un brand, tanto maggiore sarà la possibilità che gli utenti decidano di visitarne il sito rispetto ai siti di aziende non conosciute (motori quindi che rafforzano la leadership di un brand a svantaggio di quanti puntano unicamente sui motori senza attività di branding a supporto).

Immagine tratta dalla Survey SEMS/OTOresearch sul rapporto tra gli italini ed i motori di ricerca, in particolare su quali fonti gli utenti ritengano più attendibili tra i risultati di un ricerca
Ma quali metriche e strumenti utilizzare per dimostrare l'impatto dei motori sulla notorietà di un brand?
Ipotizzando un progetto di branding che parta da zero, basato unicamente su attività nei motori e non influenzato da attività esterne, la maniera più semplice ed economica sarebbe misurare, col passare del tempo, quante ricerche arrivino dai motori con il brand come parola chiave.
Più complesso, oneroso ma probabilmente più attendibile sarebbe il ricorrere, come di fatto oggi viene fatto (è il caso della survey di Google di cui sopra), ad interviste su panel di utenti target, magari con comparazioni tra il "prima" ed il "poi". Se poi si volesse monitorare costantemente anche l'eventuale "buzz" attorno al brand al di fuori dei motori e del sito, stanno nascendo come funghi piattaforme che monitorano il Web e la blogosfera, nel caso di quelle più sofisticate addirittura distinguendo se se ne parli in maniera positiva, negativa o neutra. Ma qui, come detto prima, la ragione del parlarne potrebbe avere nulla a che vedere col search marketing.

Etichette: ,

17.7.08

Il paid search? Dominerà la scena per almeno altri 5 anni

Questo è quanto predice -almeno per gli USA- (anche se, per gli addetti ai lavori, è tutt'altro che una novità) Bernstein Research (società di servizifinanziari con un proprio centro ricerche) nel suo recente studio "U.S. Internet -- The End of the Beginning".

Secondo Bernstein

[Paid search will] outpace display advertising with or without rich media for at least the next five years.
Paid search advertising, like most Internet businesses, naturally favors the largest player. Unless the leader makes a mistake, it becomes increasingly difficult for the No. 2 and lesser players to dislodge the players above them. Advertisers prefer Google because it has the largest search audience and, as more advertisers use Google, the company has superior data about online searches and more money to spend on R&D -- creating another self-reinforcing cycle. Unless Google makes a mistake that lets the lesser players back in, its market share should continue to rise.

Although we expect paid search to be the largest single category by a factor of 2x by 2011, we expect new formats for IP video and mobile Internet advertising to show faster growth from a smaller base.


Qualche informazione in più su questo report di 310 pagine si può leggere qui.

Etichette: ,

16.7.08

Di ritorno dallo IAB Seminar

Sono appena rientrato dallo IAB Seminar, dedicato quest'anno alla misurabilità dei media digitali.
Bella la location, nella sede meneghina de Il Sole 24 Ore, buona l'organizzazione (stavolta attentissima al rispetto degli orari da parte dei relatori!) e veramente tanta gente presente (oltre 900 gli iscritti, stando agli organizzatori).
I contenuti, per un addetto ai lavori, erano ovviamente basici, ma d'altronde non ero io il target dell'evento, bensì quanti, aziende in primis, vogliono investire in maniera più consapevole sul Web, imparando ad utilizzare (con l'obiettivo di renderli "actionable", ovvero leggibili in modo da potervi prendere delle decisioni) i dati che si possono ottenere sul/dal Web.
Guardandomi però attorno, almeno nel salone principale (visto l'elevato numero di iscritti hanno aperto anche un auditorium, dove hanno proiettato gli interventi dei vari relatori) e nella sala del "light lunch", ho visto un po' troppi volti noti: persone che lavorano in centrali media online, persone che lavorano in agenzie legate al Web, persone che lavorano in concessionarie pubblicitarie online, colleghi ed ex colleghi di Fullsix ed agenzie del Gruppo, concorrenti, conoscenti... insomma, tanti addetti ai lavori, e pochi rappresentanti delle aziende finali (è una sensazione, lo ripeto; poi magari dall'elenco degli iscritti viene fuori il contrario).
Ed ancora una volta la sensazione che in Italia si sia colta solo in parte un'ottima occasione. Si suppone infatti che i rappresentanti delle categorie sopra indicate, in quanto "addetti ai lavori", sappiano a menadito che Internet è il più misurabile dei media etc etc ect (tanto è vero che la stessa Layla Pavone, nel suo intervento introduttivo, ad un certo punto si è lasciata scappare un commento del tipo -non ho avuto modo di registrare la frase esatta- "sono comunque anni che andiamo ripetendo sempre queste cose"), mentre si ancora fa grande fatica a portare a questi eventi quanti ne trarrebbero veramente vantaggio, e mi riferisco a quanti, nelle aziende, devono capire come muoversi nel mare magnum di questi dati se vogliono fare in proprio, come capire la reportistica della propria agenzia qualora decidano di avvalersene.
Comunque se la montagna non va a Maometto, è Maometto che va alla montagna: qui, ad esempio, si possono vedere i video degli interventi della giornata. Vale la pena darci un'occhiata per quanti volessero saperne di più.

Etichette:

3.7.08

Google & Flash: lode alla funzione "skip intro"

Si è fatto un gran parlare, in questi ultimi giorni, della migliorata abilità di Google nell'indicizzare i file Flash nei siti web.
E' da diversi anni che Google è in grado di indicizzare testi e seguire link contenuti in file Flash; il principale problema è sempre stato però legato alla user experience dell'utente: cliccando su questi file nelle pagine di risultati di Google, infatti, nella maggior parte dei casi si finisce in animazioni Flash non inserite in una struttura di navigazione (es. bottoni o altri elementi di una pagina).
Per intenderci: si vede l'animazione contenente il testo che si è cercato, ma null'altro del sito che la contiene. Con a quel punto 3 sole opzioni: il tasto "indietro" del browser; chiudere il browser; digitare una nuova URL (o fare una nuova ricerca nella search box integrata).

Non sono mai stato un amante dei filmati Flash fini a se stessi, ed in particolar modo non ho mai amato (soprattutto navigando col cellulare) le intro in flash, spesso pesantissime e lentissime a caricarsi, che dopo tante variopinte (quanto inutili) animazioni, ti portano ad esempio a... selezionare la lingua in cui vuoi leggere il sito.
Per questo, mentre Google annuncia l'aver potenziato le proprie capacità di indicizzare Flash, io qui celebro un'altra innovazione che Google ha lanciato da qualche tempo ma con decisamente minore enfasi (ne avevo letto su Motoricerca), che io invece apprezzo molto di più (anche qui,soprattutto quando navigo col cellulare): la possibilità di poter saltare, direttamente dalla pagina di risultati, le intro in Flash ed arrivare direttamente alle pagine di contenuti.
Per un esempio, per non far torto a nessuno, mi permetto di "riciclare" l'immagine di Motoricerca.net.

Immagine tratta da www.motoricerca.net

Non funziona ancora per tutti i siti con la intro in Flash (inutile dire che questa opzione non è utile per i siti interamente in Flash), ma forse è solo una questione di tempo.

Blog Widget by LinkWithin